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MiC: finanziamento di manifestazioni dedicate all’Architettura contemporanea italiana. II edizione 2022-2023

Il Ministero della Cultura tramite il Festival Architettura sostiene  manifestazioni culturali volte a promuovere:

a. A livello nazionale,  la conoscenza, la produzione e la ricerca critica e curatoriale di alto livello qualitativo nell’ambito dell’architettura contemporanea mediante percorsi di condivisione e partecipazione degli stakeholder istituzionali e appartenenti alla cittadinanza attiva, con il supporto di ambiti disciplinari differenti;

b. a livello internazionale, la conoscenza e la valorizzazione dell’architettura italiana contemporanea attraverso l’attivazione di reti internazionali, percorsi di studio e formazione e la diffusione di progetti di alto livello qualitativo e innovativo.

I finanziamenti sono erogati sulla base di graduatorie di merito.

A livello nazionale le manifestazioni devono garantire il coinvolgimento di un pubblico esteso, in virtù delle specifiche potenzialità presenti nei luoghi selezionati e avere sede in realtà urbane di differenti dimensioni spaziali e demografiche oltre che essere realizzate in forma puntuale o diffusa, tramite iniziative da tenersi:

a. in più luoghi ricompresi in un unico territorio specifico (differenti spazi nella medesima realtà urbana);

b. in modo itinerante in più territori (consecutivamente in differenti realtà urbane);

c. contemporaneamente in più territori (sincronicamente in differenti realtà urbane).

A titolo esemplificativo, si elencano di  alcune tipologie di attività ammissibili:

a. attivazione di laboratori partecipativi articolati in dibattiti pubblici con la cittadinanza e incontri di co-progettazione. Proposte culturali significative per ricercare, anche attraverso il confronto con altre città, le possibilità di innovazione della governance, sulla scorta dei regolamenti comunali e della collaborazione tra cittadini, portatori d’interessi e amministratori. Concepire modelli di sensibilizzazione alla qualità dell’architettura riconoscendo le diverse e sperimentali forme di gestione e autogestione degli spazi, al fine di elaborare proposte di aggiornamento/adeguamento delle norme in materia mediante il contributo di professionisti, terzo settore e comunità locali e la costruzione di partnership tra pubblico e privato, tra policy maker e soggetti istituzionali;

b. realizzazione di padiglioni temporanei, playground, site specific, spazi di co-working, orti urbani, piccoli giardini e percorsi verdi, interventi di tactical urbanism e design urbano. Progettazione di itinerari volti alla conoscenza e alla riappropriazione dei territori fragili caratterizzati da difficile accessibilità e dei luoghi in abbandono o degli edifici in disuso di particolare rilevanza per la cittadinanza attraverso passeggiate urbane, mappature, riprese video, allestimento di laboratori di autocostruzione e riuso;

c. narrazione delle iniziative pubbliche attinenti alla pianificazione e trasformazione dei territori di riferimento supportate dalle azioni previste dal Piano Nazionale italiano per la Ripresa e la Resilienza. Esposizione di progetti di architettura e di riqualificazione urbana finanziati con i fondi del PNRR in fase di progettazione o attuazione, che si confrontano con la dimensione spaziale e organizzativa delle città intesa come luogo inclusivo e attento ai bisogni delle comunità di cittadini;

d. organizzazione di attività culturali diffuse che promuovano la conoscenza dell’architettura, come la realizzazione di workshop e hackathon culturali, nonché momenti ludici e di gaming di introduzione al tema. Allestimenti di mostre itineranti e temporanee, esposizioni di progetti e prototipi di architettura, laboratori, performance, installazioni video e sonore, presentazioni di libri e proiezioni cinematografiche. Seminari e conferenze volte ad offrire un’opportunità di incontro, scambio di idee tra studenti, imprenditori, professionisti, gruppi informali di cittadinanza attiva e realtà associative, talk e lectio magistralis per raccontare le ricerche attuali di architetti e artisti, panel digitali per stimolare idee e mettere in gioco competenze disciplinari differenti;

e. programmazione di concorsi e riconoscimenti tendenti alla promozione dell’architettura contemporanea italiana, nonché alla crescita della domanda di architettura di qualità con il coinvolgimento dei cittadini – esclusivamente se co-finanziati;

f. valorizzazione delle architetture italiane del secondo Novecento schedate nella Piattaforma digitale “Censimento delle architetture italiane del secondo Novecento http://www.architetturecontemporanee.beniculturali.it/architetture/index.php del MiC – Direzione Generale Creatività Contemporanea, quali ad esempio: racconto delle scuole di architettura e dei vari protagonisti, analisi sullo stato di conservazione e trasformazione delle singole opere, reportage fotografici, tour urbani, sondaggi relativi alla percezione da parte delle comunità residenti, rapporto tra strumenti di piano e opere censite;

g. promozione e comunicazione – mappatura, costruzione di reti e partnership con realtà culturali e organizzazioni con finalità diverse, comunque interessate alla collaborazione esterna, anche sotto forma di eventi collaterali. Campagna promozionale svolta attraverso inserzioni online, articoli su blog, giornali, riviste e quotidiani, nonché inviti via newsletter, manifesti e cartelloni pubblicitari.

Al fine di promuovere l’internazionalizzazione, la mobilità di studiosi o progettisti italiani e la conoscenza dell’architettura italiana contemporanea all’estero, ogni proposta deve, pena esclusione, avere al suo interno almeno una sezione dedicata ed essere accompagnata da una lettera di invito dell’istituzione straniera ospitante o da un accordo di partenariato con la stessa.

Per raggiungere le finalità e gli obiettivi strategici di cui all’art. 2 co. 1 lettera b) del presente Avviso, a titolo esemplificativo, si elencano di seguito alcune tipologie di attività ammissibili:

a. Premio architetti italiani nel mondo. Offrire a studiosi o professionisti italiani, il cui impegno è rivolto all’innovazione e alla qualità del progetto di architettura, un’opportunità di crescita culturale e sviluppo di nuove competenze in una dimensione internazionale. Ideazione di un Avviso pubblico per la selezione di esperti nel campo della progettazione architettonica e urbanistica, della curatela e del riuso e rigenerazione urbana. Ai vincitori sarà riconosciuto un contributo per una residenza da svolgere all’estero presso università, centri di ricerca, studi professionali, istituti culturali, fondazioni o musei dedicati prevalentemente all’architettura o alla creatività contemporanea;

b. Viva l’Architettura. Promuovere nel mondo le nostre eccellenze e la qualità della progettazione architettonica contemporanea italiana esportando o allestendo piccole mostre monografiche, partecipando a manifestazioni internazionali periodiche o ad eventi collaterali, a festival, fiere o a esposizioni collettive presso istituzioni culturali straniere. Raccontare l’Italia, dai borghi alle città metropolitane attraverso interventi di pianificazione urbana e progettazione architettonica, fortemente connessi con le politiche di rigenerazione e riqualificazione urbana;

c. L’Italia incontra il mondo. Far conoscere i protagonisti, le vicende peculiari e problematiche dell’architettura italiana contemporanea. Organizzare talk, cicli di conferenze, incontri, seminari su progettisti italiani che lavorano in Italia o all’estero. Diffondere studi tematici o monografici attraverso pubblicazioni editoriali a carattere internazionale redatte in una o più lingue.

 

I soggetti proponenti possono essere:

a. enti pubblici istituiti ai sensi della legislazione e/o regolazione nazionale, regionale, locale vigente;

b. istituzioni cognitive: università, centri di ricerca, istituti di cultura, fondazioni degli ordini professionali (anche riuniti in delegazioni regionali);

c. organizzazioni no profit dedicate prevalentemente alla cultura e costituite da almeno tre (3) anni, quali: fondazioni e/o associazioni, enti del Terzo Settore individuati ai sensi dell’art.4, co.1 del D. lgs. n. 117/2017, imprese culturali-sociali e di comunità (c.d. imprese di comunità).

L’Avviso si rivolge a soggetti proponenti, indicati all’art. 6, co.1, che alla data di presentazione della proposta possiedono, pena esclusione, i seguenti requisiti, autocertificati ai sensi del D.P.R. n. 445/00, mediante la compilazione dell’apposito modulo elettronico da parte del proponente singolo o capofila, e l’invio del modello predefinito allegato al presente Avviso (All. A) da parte di ciascun proponente associato:

a. avere sede legale e operativa sul territorio italiano;

b. essere fiscalmente residenti in Italia.

 

Partenariato:
I soggetti proponenti possono concorrere singolarmente o in partenariato, in base alla tipologia di seguito definita:
a. soggetti attuatori – i soggetti pubblici o privati no profit che realizzano il progetto in qualità di proponente singolo, proponente capofila o proponente associato (partner di progetto);
b. proponente singolo – il soggetto che presenta il progetto e lo realizza autonomamente;
c. proponente capofila – il soggetto che presenta il progetto e si avvale del supporto di uno o più partner. Il proponente capofila è l’unico diretto beneficiario del contributo ed è il solo responsabile del progetto nei confronti dell’Amministrazione, incluse le attività di monitoraggio e di rendicontazione;
d. proponente associato (partner di progetto) – il soggetto che supporta il proponente capofila nello svolgimento di alcune specifiche attività e può eventualmente gestire una quota minoritaria del contributo.
Partenariati di progetto. Tra gli obiettivi del presente Avviso vi è la creazione di reti di partenariati per la produzione e la promozione del progetto. Nel caso di costruzioni di partenariati, l’accordo tra proponente capofila e proponente associato (partner di progetto) può essere formalizzato attraverso l’invio di una delle seguenti opzioni:
a. accordo di partenariato, modello predefinito allegato al presente Avviso (All. B), sottoscritto dai rappresentanti legali di tutti i soggetti coinvolti. Tale accordo deve obbligatoriamente specificare l’anagrafica e la natura giuridica di ogni soggetto coinvolto, disciplinare l’ambito, l’oggetto e la durata, indicare gli impegni, i ruoli e le quote finanziarie gestite, sia del capofila sia di ogni singolo partner. All’interno di ogni raggruppamento, il proponente capofila deve essere designato quale unico referente per la proposta nei confronti della DGCC e intestatario dell’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC), necessario per tutte le comunicazioni istituzionali. L’accordo di partenariato manleva la DGCC da qualsiasi contenzioso riguardante la gestione e la ripartizione tra i soggetti del contributo erogato;
b. lettera di intenti che manifesti la volontà di giungere in tempi rapidi alla costituzione e all’invio dell’accordo di partenariato, modello predefinito allegato al presente Avviso (All. B), in caso di effettiva concessione del finanziamento.

Partner culturali internazionali. Soggetto, diverso dai soggetti attuatori, che si impegna a promuovere la conoscenza e la diffusione dell’architettura contemporanea italiana in ambito internazionale, come indicato all’art. 4 del presente Avviso. Possono essere partner culturali istituzioni internazionali pubbliche o private, quali: fondazioni, istituti di cultura, musei, organizzazioni no profit, università, centri di ricerca, amministrazioni pubbliche, ecc. Tale collaborazione deve essere formalizzata mediante l’invio di una lettera di invito su carta intestata, firmata dal Legale Rappresentante o da altro soggetto idoneo dell’Istituzione straniera coinvolta, indirizzata al soggetto proponente o capofila del progetto. Tale lettera non deve seguire un modello predefinito, ma al suo interno deve contenere l’impegno a realizzare il progetto e le modalità di tali azioni, così come una sintetica dichiarazione con la quale il partner si impegna ad accettare e rispettare tutte le condizioni dell’Avviso.

 

Le domande possono essere presentate dalle 12.00 del  18/07/2022 

alle ore 12.00 del  30/09/2022.

L’intero finanziamento deve essere, pena esclusione, suddiviso nelle seguenti modalità:
a. attività inerenti ai festival, così come indicato all’art. 3 del presente Avviso, è fissato entro il limite massimo di € 80.000 (euro ottantamila/00) IVA inclusa;
b. attività inerenti all’internazionalizzazione – valorizzazione dell’architettura italiana all’estero, così come indicato all’art. 4 del presente Avviso, è fissato entro il limite massimo di € 32.000 (euro trentaduemila/00) IVA inclusa.

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